Cosa sono le ragadi anali
Le ragadi anali sono piccole e profonde lesioni che si formano sulla mucosa del canale anale. Le ragadi anali possono svilupparsi a qualsiasi età, ma sono comuni tra i 20 e i 30 anni.
Tuttavia anche i bambini possono soffrire di ragadi anali. Le ragadi anali nei bambini sono spesso provocate da disidratazione, che invece negli adulti costituisce solo una concausa del problema. Ancora più spesso di quanto non avvenga negli adulti, il dolore acuto spinge il bambino a trattenere le feci che tendono ad indurirsi, aggravando il problema.
Le ragadi anali possono essere acute o croniche:
- Ragadi anali acute
Le ragadi anali acute sono ragadi di recente insorgenza con margini lisci e fondo rosato. Le ragadi sono molto dolorose. - Ragadi anali croniche
Le ragadi anali croniche sono ragadi anali presenti da più di 6 settimane e mai guarite del tutto. Queste ragadi possono presentare margini in rilievo e di colore biancastro per la formazione di tessuti fibrosi.
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Ragadi anali: sintomi
I sintomi più comuni delle ragadi anali sono dolore, ipertono sfinterico, sanguinamento e alterazioni del funzionamento intestinale.
- dolore
Le ragadi anali interne si associano spesso a dolore. Il dolore causato dalle ragadi anali è intenso e acuto. Il dolore può manifestarsi al momento della defecazione e protrarsi alcune ore dopo l’evacuazione delle feci. - ipertono anale
Il dolore può causare l’ipertono dello sfintere anale, ovvero una contrazione del muscolo sfintere quale reazione all’esposizione della lesione. La contrazione dello sfintere riduce l’afflusso di sangue alla lesione, rallentando la guarigione e favorendo la cronicizzazione della ragade. - sanguinamento
In presenza di ragadi anali, è frequente osservare perdite di sangue rosso vivo durante l’evacuazione. - alterazioni della funzionalità intestinale
Per alcune persone il dolore durante la defecazione è talmente intenso da determinare la paura di evacuare. Tuttavia rimandare l’evacuazione favorisce la comparsa di stitichezza che aggrava il problema.
In presenza di questi sintomi, è importante sottoporsi appena possibile ad una visita proctologica. Soltanto lo specialista potrà identificare il trattamento più indicato per il nostro caso.
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Ragadi anali: cause
Le ragadi anali compaiono spesso a seguito di un microtrauma nella zona anale. Il microtrauma può essere dovuto a cause fisiche, come feci solide troppo dure e voluminose o a cause chimiche, come diarrea e feci liquide.
Il dolore provocato dalla ragade anale provoca una contrazione dello sfintere anale, il muscolo che controlla la continenza e il rilascio delle feci (ipertono anale). L’ipertono sfinterico riduce l’afflusso di sangue verso la lesione e ne ostacola la cicatrizzazione. Questo circolo vizioso porta all’aggravarsi del problema e favorisce la cronicizzazione della lesione (ragade anale cronica).
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